Cosa rappresenta per me il trucco
Ti ho raccontato di me, della mia passione, della mia formazione – puoi leggerlo qui – ma non ti ho mai detto cosa rappresenta per me il trucco. Condividere con te l’importanza e il ruolo che il trucco ha e ha avuto nella mia vita è estremamente importante per continuare a farmi conoscere da te e, magari, ispirarti.
Con il trucco si possono creare cose davvero straordinarie e, nonostante avessi dimostrato fin da piccola una forte attrazione verso i cosmetici di nonna, è stato il mio alleato più fedele durante l’adolescenza. Chi mi segue su IG sa bene come in realtà la mia pelle sia assolutamente imperfetta, e lo è iniziata ad essere proprio intorno ai 13-14 anni quando, in piena pubertà, devo ammettere che, ahimè, anche io ho commesso i miei errori, spesso ingenuamente, per i quali adesso ne risento le conseguenze.
La mia pelle è sempre stata molto acneica e anche se sono stata seguita da diversi medici specialisti nessuno è mai riuscito a migliorarne le condizioni: questa pelle impura fa, in parte, parte di me (scusa il gioco di parole, ma è per farti capire che è una mia caratteristica, una tendenza della mia pelle che mi fa comunque essere me stessa). A questa condizione naturale aggiungici anche la disinformazione a livello cosmetico e, di conseguenza, l’utilizzo di prodotti di scarsa qualità e non giusti per la mia pelle.
Questa è una colpa che mi appartiene parzialmente, perché nonostante io abbia sempre avuto a disposizione figure di riferimento a cui rivolgermi in realtà tutta questa informazione, ormai anche ripetitiva e insistente, sulla pelle e sulla sua cura di certo negli anni ’90 non c’era.
Mi sono sempre avvalsa di pulizie del viso dall'estetista che andava però a schiacciare quei brufoli che, nel tempo, ho scoperto essere cisti che andavano curate in altro modo, di certo non spremendole anche senza la classica “puntina bianca”, soffrendo anche molto per il dolore; ho sempre usato prodotti detergenti dannatamente aggressivi che complicavano in realtà la situazione perché la mia pelle ho scoperto essere anche estremamente sensibile e reattiva, e di conseguenza quei prodotti così tremendamente forti hanno contribuito a sensibilizzarla e renderla più debole. Aggiungiamoci anche l’ingenuità di un’adolescente che, dalla pelle olivastra, puntava ad arrossarsi durante i mesi estivi, senza riuscirci perché la tintarella mi ha sempre donato, per fortuna (ma l’ho scoperto poi essere una fortuna) una bellissima abbronzatura dorata ottenuta tramite la mancanza di protezioni solari adeguate e, anzi, usando prodotti “attira sole”, a volte anche rimedi casalinghi trasmessi dagli amici, usandoli anche sul mio viso, proprio su quel viso già pieno di imperfezioni, convinta di quanto mi veniva detto dai più grandi secondo cui “il sole secca i brufoli”.
Non do’ colpa alcuna a quegli adulti che mi trasmettevano ciò che nel tempo loro stessi avevano appreso a loro volta da chi non ha avuto abbastanza modo di informarsi circa gli studi della pelle, ribadisco che al tempo tutta questa informazione, anche gratuita, di certo non esisteva, e in fondo non esistevano neanche i mezzi per informarsi con così tanta facilità.
E quindi il sole i miei brufoli si, li seccava, ma li ha anche impressi nella mia pelle per sempre, regalandomi una tintarella dorata, ma anche molte macchie che poi, col passare delle stagioni e dell’abbronzatura, non se ne andavano.
La mia pelle mi ha sempre provocato grande disagio, ricordiamoci che ero pur sempre una ragazza di 15 anni alle prese con il confronto con gli amici, con le amiche, e dovevo e volevo assolutamente trovare un modo che mi permettesse di vivere la mia socialità senza sentirmi in imbarazzo.
Ho conosciuto così il trucco: inizialmente avevo scoperto le BB cream, una crema colorata fu una rivoluzione per me, ma ovviamente non bastava. Ho iniziato così a curiosare fino ad arrivare a conoscere i fondotinta (mia mamma non si è mai truccata in vita sua quindi questa ricerca è partita non solo da una forte spinta interna guidata da un’attrazione grande verso quei flaconcini così invitanti che sembravano chiamarmi, ma anche da una forte determinazione a voler stare bene). Quando ho scoperto il fondotinta mi sentivo invincibile, sana, in forma, una sensazione a dir poco di benessere non tanto fisico quanto psicologico. Mi sentivo in grado di sostenere il confronto con gli altri e di essere semplicemente me stessa, alimentando in me quel forte desiderio di scoprire e conoscere più a fondo il mondo della cosmetica e del make up.
Crescendo e appassionandomi sempre più al mondo del beauty ho avuto la possibilità di studiare e avvicinarmi all'informazione che ormai circola ovunque, la trasmetto io stessa in prima persona, e gli errori commessi fino a quel momento si sono mostrati ai miei occhi: dopo qualche anno mi sono avvicinata anche allo studio più approfondito del make up, scoprendo che può darti ancora più risultati anche usandone meno. Usare meno make up non era un mio obiettivo primario, ma avevo scoperto che avrei potuto evitare l’effetto cerone, che in realtà negli anni della mia adolescenza era molto di moda, sentendomi sicura di me, ma con più leggerezza.
Ed è da qui che ho capito che potevo anche aiutare gli altri con tutto quello che stavo imparando – e continuo ad imparare sempre.
Ad oggi la mia pelle ha sicuramente migliorato la sua reattività perché ho scoperto come e quali prodotti usare per le mie esigenze, ma l’aspetto estetico è rimasto sempre uguale.
Avendo letto la mia storia potrai pensare che usassi il trucco per mascherarmi, ma in realtà non è così: il trucco è stato ed è per me un modo per tirare fuori il mio carattere, la vera me, con determinazione e convinzione, essere me stessa mostrandomi al meglio. Il trucco come un qualcosa in grado di nascondere o cambiare però può essere interpretato negativamente; per me non si tratta di mascherare, ma semplicemente di esprimere al meglio me stessa andando a sistemare quelle parti di me che in alcune circostanze non mi permetterebbero di avere quelle energie tali per esprimere al meglio chi sono realmente.
Non siamo solo ciò che presentiamo agli occhi altrui e sapere che ci mostriamo nel modo per noi più adatto a rappresentarci ci da una carica in più nell'affrontare la quotidianità: pensa a tutte le volte in cui c’è stata un’occasione, importante o meno, ma per la quale sentivi il bisogno di essere curata e apparire in forma: una cerimonia, un appuntamento, un colloquio di lavoro, …. Non è forse lo stesso desiderio di quella me adolescente che veniva spesso screditata per il suo aspetto, avendo ripercussioni anche sulla propria autostima?
Personalmente so che potrei ricorrere ad interventi dermatologici e chirurgici e salutare per sempre le mie macchie, ma in realtà non voglio rinunciare a quella che sono, anche le macchie fanno parte di me e della mia storia, sono frutto dei miei errori che mi hanno portata ad essere quella che sono, e nel tempo ho anche trovato la forza di mostrarle, anche se non sempre è facile. Nei momenti di maggiore debolezza il make up mi aiuta a lavorare sull'accettarmi ancora di più per la persona che sono, anche con quelle mie particolarità che fanno comunque parte di me.
Molte persone hanno paura che il trucco sia solo il classico cerone pesante, ma ad oggi abbiamo mezzi e strumenti per raggiungere qualsiasi risultato vogliamo ottenere, sempre nei limiti che il make up può raggiungere, è per questo che il mio modo di lavorare parte dalla comunicazione e dalla comprensione di quelli che sono i bisogni e le criticità della persona. Ho vissuto tutto questo sulla mia pelle e lo vivo giornalmente: il trucco deve essere un momento di piacere, un modo di farti dire «WOW, MI SENTO DAVVERO BELLISSIMA», dandoti quella convinzione forte e tale da permetterti di affrontare ogni momento della tua giornata, senza mai farti dimenticare chi sei, e mostrarti con sincerità anche alle persone con cui ti relazioni.
Quando le mie clienti dopo il percorso insieme si emozionano io mi emoziono con loro perché so quanto sia difficile lavorare su se stessi, quanto sforzo richieda accettare anche quelli che percepiamo come difetti, e sono qui per incoraggiarti, per sostenerti nell'accettarli trovando una soluzione nel trucco, affinché tu possa amarti e conoscerti e scoprirti e mostrare sempre la migliore versione di te, ne hai tutto il diritto.
Grazie per il tuo tempo, spero di averti ispirata in qualche modo.
Con il mio cuore